La Liga quest’anno sembra avere una trama diversa

 

 

Barcellona, Real Madrid e Real Sociedad 22 punti, Atletico Madrid e Siviglia 21, Granada 20.

Siamo alla dodicesima giornata e queste sono le prime posizioni della Liga, uno scenario rivoluzionario e simile alla Premier di qualche anno fa, prima dell’avvento dei due “tiranni” City e Liverpool.

Uno scenario totalmente nuovo per un campionato che era storicamente criticato per la storica egemonia di Real e Barcellona che sembrava soffocare il resto delle contendenti sin dalle prime battute.

 

Ma quali sono le cause di questa classifica estremamente equilibrata?

Abbiamo provato ad analizzarle…

 

L’inizio stentato delle tre grandi

Barcellona, Real Madrid e Atletico sono le tre squadre che avrebbero dovuto azzannare questo inizio di Liga per via della loro indiscutibile superiorità tecnica, ma si ritrovano ad inizio Novembre con più dubbi che certezze.

Partiamo dal campione in carica, il Barcellona di Valverde sta affrontando il suo peggior inizio in Liga da 15 anni, disastroso in trasferte apparentemente abbordabili, con un gioco non brillante e spesso decisamente Messi-centrico e con diversi equivoci tattici.

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I Blaugrana infatti nelle 6 trasferte di Liga fin qui affrontate hanno collezionato soltanto 7 punti sui 18 disponibili, cadendo a Bilbao, Granada e Valencia sponda Levante, oltre al deludente pareggio in casa della matricola Osasuna, tutti avversari questi decisamente alla portata di Suarez e compagni.

Inoltre nonostante il ritorno di Messi sia stato senza dubbio importante, il gioco continua a non convincere e sono sempre di più i tifosi che non esitano a chiedere la testa dell’ex tecnico dell’Atheltic Bilbao,definendo il suo interregno come quello che ha portato il Barcellona ad allontanarsi maggiormente dalla linea tracciata da Cruijff e Guardiola.

A non convincere inoltre sono l’utilizzo fuori posizione di un sacrificato Griezmann, e il caso Dembelè, troppo spesso vittima di problemi fisici.

Ma d’altronde se Atene piange Sparta non ride, e a Madrid monta un grande scetticismo.

In casa dei Blancos il Zidane Bis sembra non aver ingranato appieno, gioco non brillante, utilizzo discusso di giocatori come James(amato dal pubblico “merengue”), e un deludente apporto dei nuovi ad eccezione del giovane Rodrygo.

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Rodrygo Goes(nella foto) 18 anni, tra i più positivi dei blancos.

 

L’Atletico sembra avere la solita fisionomia tipica delle squadre del Cholo Simeone, miglior difesa e peggior attacco delle top 5 con una serie eccessiva di pareggi contro le piccole e la crescente convinzione tra i tifosi che probabilmente sia giunto il momento di porre termine ad un ciclo lungo e vittorioso, ma che sembra aver vissuto i suoi anni migliori.

Real Sociedad vs Atletico Madrid

Diego Pablo Simeone, 49 anni,dal 2011 sulla panchina dell’Atletico Madrid.

 

 

Siviglia, Real Sociedad e Granada: attacco al potere

Chi invece per ora ride eccome  sono Monchi e Lopetegui, il loro Siviglia va, il gioco sembra accontentare i fini palati del pubblco andaluso e la squadra creata dall’ex d.s della Roma sembra formata dal giusto mix di giocatori esperti( come un rinato Chicharito Hernandez), giovani (Reguilon) e ex promesse con voglia di rivalsa, come l’ex milanista Ocampos, sicuramente tra i più positivi.

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Ramòn Rodriguez Verdejo “Monchi”(nella foto), 51 anni, tornato quest’estate al Siviglia.

 

Ma per trovare la più grande sorpresa di questa Liga non bisogna spostarsi di tanto, tra l’Alhambra e la Cattedrale infatti sta nascendo a Granada un progetto tecnico veramente intrigante.

Agli ordini del 38enne Diego Martinez infatti trova spazio un altro mix di gioventù ed esperienza, in cui spiccano Machis,Soldado e l’ex Roma Gonalons.

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Diego Martinez (nella foto), 38 anni, tecnico del Granada

Una squadra che ad oggi ha il valore di mercato più basso di tutta la Liga e persino di alcune squadre di Segunda, ma che spera di godersi al massimo questo momento magico.

Per trovare invece l’altra capolista dobbiamo salire sino a San Sebastian, dove la Real si diverte e fa divertire, trascinata da colui che pochi anni fa era unanimemente considerato come il più grande prospetto del calcio europeo: Martin Odegaard.

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Martin Odegaard(nella foto), classe 99, da quest’estate alla Real Sociedad.

Possesso, gioco di posizione e individualità importanti, queste le chiavi del grande inizio di stagione dei ragazzi di Alguacil, ragazzi tra i quali spiccano futuri campioni come Isak e lo stesso Odegaard, e gioiellini cresciuti a Zubieta come Oyarzabal, Barrenetxea e Zubeldia.

 

Una Liga che quindi dopo parecchi anni torna ad essere caratterizzata da equilibrio e sorprese, la speranza quindi che non sia un fuoco di paglia non è solo dei tifosi e giocatori del Granada, ma anche di tutti gli appassionati.

La Liga quest’anno sembra avere una trama diversaultima modifica: 2019-11-05T21:48:35+01:00da pietroserusi
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