Sarà un’altra estate italiana?

 

 

ROME, ITALY - OCTOBER 12:  Players of Italy celebrate at the end of the UEFA Euro 2020 qualifier between Italy and Greece on October 12, 2019 in Rome, Italy.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

 

 

Col sofferto 2-0 di sabato contro la Grecia, i ragazzi di Mancini si sono assicurati con 3 giornate d’anticipo un posto al prossimo europeo, ma ,cosa più importante, sembrano aver risvegliato negli italiani la passione per la nazionale, che era crollata ai minimi storici dopo la vera e propria “Caporetto” nel doppio spareggio contro la Svezia.

30 anni dopo gli azzurri giocheranno la partita inaugurale di una competizione internazionale, e lo faranno nella stessa cornice : lo stadio Olimpico.

Ben pochi degli attuali componenti del gruppo azzurro potranno ricordare quel mondiale, chi sicuramente sarà in grado di farlo è proprio Roberto Mancini, e possiamo scommettere che per lui non sarà stato un gran momento.

Infatti il ct azzurro quei mondiali li ha vissuti, e l’ha fatto nel modo peggiore, con un sonoro 0 alla voce minuti giocati, la sua attitudine da bad boy senza peli sulla lingua infatti non andava tanto a genio al mite Vicini e questo sarà solo uno degli episodi travagliati che di fatto inficiarono la parentesi azzurra da giocatore del tecnico jesino. mancini

Ma per quello che sta facendo in questo suo secondo capitolo”il Mancio” merita solo applausi, è arrivato nel peggior momento della storia della nazionale italiana, con una FIGC commissariata e un gradimento ai minimi storici, occorreva ripartire da poche certezze e attuare un profondo rinnovamento, dando fiducia agli ottimi giovani che finalmente il calcio italiano stava riuscendo ad esprimere.

E non solo, perché tralasciando l’ambito puramente individuale è riuscito in quell’opera che tanti ct avevano cercato di fare con risultati alterni, la nazionale infatti ora segue calcisticamente uno spartito in cui confida.

La squadra pressa alta, gioca a due tocchi e propone un’idea di calcio finalmente moderna e associativa, sfruttando qualità dei suoi interpreti e non sacrificandola sull’altare di 3-5-2,4-4-2, e chi più ne ha più ne metta.

Certo,è pur vero che sin’ora l’Italia non ha affrontato sfide altamente allenanti, e che spesso ha sofferto contro squadre arroccate in difesa(come nel primo tempo di sabato, terminato senza conclusioni nello specchio), ma è riuscita a venirne a capo puntando sul gioco.

Tornando invece all’ambito individuale sono veramente tanti i giocatori lanciati o rigenerati dalla cura Mancini: Donnarumma è una certezza e gioca da veterano, Emerson Palmieri è il terzino sinistro che la nazionale necessitava da anni, Jorginho e Verratti sono diventati finalmente quei fini dicitori che dovevano dettare i tempi del nostro centrocampo, Barella corre per 4,  e se solo Insigne,Chiesa,Zaniolo acquisissero continuità…

ROME, ITALY - OCTOBER 12:  Jorginho of Italy celebrates after scoring the opening goal during the UEFA Euro 2020 qualifier between Italy and Greece on October 12, 2019 in Rome, Italy.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Jorginho (nella foto) è uno degli uomini chiave della nuova Italia di Roberto Mancini

 

Nell’attesa quindi di sfide più probanti e delle classiche polemiche sui 23 convocati, per la prima volta dopo tanto tempo possiamo goderci la fiducia collettiva in questa nazionale e perché no farci trascinare dai racconti dei nostri “vecchi”, nell’attesa di quel 12 Giugno.

Esaltiamoci perché no, sogniamolo quel giorno,perché il tifoso italiano è tanti,troppi anni che non vive certe emozioni e si merita di riviverle, specialmente in casa, con un Olimpico colorato di tricolore e di azzurro( e perché no anche di verde) e con la speranza che 30 anni dopo siano ancora “notti magiche”.

Sarà un’altra estate italiana?ultima modifica: 2019-10-14T21:19:29+02:00da pietroserusi
Reposta per primo quest’articolo